RIVIERA DI ULISSE - 28/30 SETTEMBRE 2012
Scritto da Agenzia
Lunedì 26 Novembre 2012 18:41
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LA RIVIERA DI ULISSE (Terracina, Gaeta, Sperlonga) CON TIVOLI

Storia, mitologia e natura incontaminata

Partiti di buon mattino, abbiamo affrontato un viaggio decisamente lungo ma scorrevole, arrivando nei pressi di Roma nell'ora perfetta per concederci una sosta all'autogrill, per il pranzo libero.

Siamo arrivati a Terracina nel primo pomeriggio, e qui abbiamo incontrato la guida.

Attraverso una strada tortuosa e stretta, vedendo scorci di mare illuminato dai raggi di un sole caldissimo, siamo saliti in pullman fino al tempio di Giove Anxur: una vera e propria meraviglia dell'antichità situato in una posizione privilegiata, immerso nel verde e a picco sul mare. Da qui in condizioni ideali si può vedere l'arcipelago delle isole pontine, ma il cielo era purtroppo troppo denso di afa per poterci offrire una visuale così ampia.

Siamo quindi scesi per una passeggiata nei vicoli stretti e antichi della città; notevole la piazza del Municipio, con il selciato in pietra risalente all'epoca romana; e il settecentesco Borgo Pio, intorno al quale si è via via sviluppata la città, fino all'ampio arenile di sabbia fine.

Al termine, ci siamo sistemati presso l'hotel Torre del Sole, una costruzione moderna dalla forma a grattacielo (qualcuno di noi aveva la camera all'ottavo piano!), un quattro stelle dotato di tutti i comfort, compresi due piscine utilizzabili (viste le alte temperature!), spiaggia privata, bar alla spiaggia funzionante anche nelle ore del dopo cena; insomma, una mini-vacanza balneare unita ad una interessante immersione nella cultura.

La cena a base di pesce – abbondante e gustosa - ci è stata servita nell'elegante ristorante sulla spiaggia.

Dopo un meritatissimo riposo, la mattina dopo siamo partiti in pullman alla volta di Gaeta; qui, sotto ad un sole cocente e con una temperatura notevolmente esagerata per la media del periodo, abbiamo incontrato la nostra guida che ci ha accompagnati per tutta la giornata.

Abbiamo visitato il Santuario della Santissima Annunziata con la bellissima Cappella d'Oro (o Cappella dell'Immacolata Concezione), così chiamata per la ricca decorazione interna costituita dal soffitto a cassettoni dorati e dalle cornici dei quadri che ne ricoprono completamente le pareti. Qui amava pregare Pio IX e proprio in questa cappella ha ricevuto l'ispirazione per la stesura del Dogma dell'Immacolata Concezione.

Ci siamo poi diretti in pullman verso il Santuario della Trinità presso la Grotta Spaccata, un luogo mistico e suggestivo, di una spiritualità quasi magica. Il suo nome è legato a tre spaccature verticali che la leggenda vuole siano state prodotte dal terremoto verificatosi alla morte di Cristo.

Qualcuno ha dimostrato coraggio scendendo i 252 scalini che separano l'ingresso del Santuario dalla Grotta del Turco, dove il mare finalmente si incontro sugli scogli a pochi metri di distanza e infrange le sue onde con forza e fragore.

Il pranzo presso il ristorante La Garitta ci ha risollevati per bene, con un'ottima insalata di mare, linguine con pomodoro, calamari e olive, una freschissima orata alla brace, panna cotta come dessert.

Il sole a picco, con una media di circa 32 gradi, ci ha accompagnati alla volta di Sperlonga, dove abbiamo visitato i resti della Villa Romana di Tiberio, residenza marinara costituita da diversi edifici costruiti su terrazze rivolte verso il mare. Molto interessante la grotta, una vastissima cavità naturale preceduta da vasche contenenti acqua marina, una sorta di piscine di epoca romana.

Abbiamo quindi goduto di un po' di tempo libero a Sperlonga, il cui centro storico è caratterizzato da case bianche in stile mediterraneo, collegate da pittoresche viuzze con ponti e scale.

Qualcuno ha fatto shopping nei caratteristici negozietti ricchi di souvenirs, qualcuno si è rilassato mangiando un gelato, qualcuno ha beneficiato dell'ultimo bagno di stagione, nella ampia spiaggia sabbiosa, decisamente affollata.

Dopo l'elegante e abbondante cena a base di carne, ci siamo ritirati nelle nostre camere.

La mattina successiva, quella del rientro, la Riviera di Ulisse ci ha salutati con poche gocce di pioggia. Abbiamo comunque lasciato subito le nuvole alle nostre spalle, e Tivoli ci ha accolti con un sole splendente. Tivoli è una antica cittadina romana immersa nel verde dei monti Tiburtini, famosa per le ville patrizie dell'aristocazia cinquecentesca.

Abbiamo visitato liberamente la Villa d'Este (il cui costo era ovviamente incluso nel prezzo del viaggio), famosa per le sue meraviglie artistiche ed in special modo per i numerosissimi giochi d'acqua che trasportano il visitatore in una reggia d'altri tempi.

Dopo il pranzo libero, siamo partiti per il rientro, accompagnati per tutto il tragitto appenninico da un violento temporale che ha voluto ricordarci la fine dell'estate, e soprattutto facendoci sentire tremendamente fortunati per ilk week end passatato tra il mare e il sole, in una terra quasi sconosciuta, ma di una bellezza rara ed autentica.

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Ultimo aggiornamento Lunedì 26 Novembre 2012 23:37